Bòna Pasqua Gh’è chì de nòvo Pasqua na Pasqua ‘n mìgol strana che la ne véde tuti seradi en le so cà. Òvi empituradi? sto ano no se i fa ma sén listés contènti i auguri i sgóla ‘n l’ària tant che quéla bèstia vegnuda da la Cina che zernidi pò la sbara sconduda chissà ‘ndòve ancabèn co la mascherina. Ma i auguri noi ne i fén auguri de star sani che sia quéi pu sinzéri che ne trovante ancor ma senza pu penséri Buona Pasqua C'è qui di nuovo Pasqua/ una Pasqua un poco strana/ che ci vede tutti/ rinchiusi nelle proprie case./ Uova colorate?/ quest'anno non si fanno/ ma siamo egualmente contenti/ gli auguri volano nell'aria/ tanto che quella bestia/ arrivata dalla Cina/ che sceltii poi spara/ nascosta chissà dove/ sia pure con la mascherina.// Ma gli auguri ce li facciamo/ auguri di star bene/ che siano quelli più sinceri/ che ci ritroviamo ancora/ ma senza più pensieri. 10.4.2020 |
Commenti:
Auguri auguri a tutti. Non ho potuto colorare le uova da distribuire a tutti. Non sono andata lungo il fiume a seguire lo sbocciare del miracolo della natura. Non ho organizzato il pranzo per tutta la famiglia pensando come sempre "chi c'è c'è" perché pasqua con chi vuoi. Non sono andata a Garda per raccoglierci nell'eremo con Silvano e scoprire una dimensione più profondamente umana. Non sono andata a vedere il sepolcro preparato in ogni chiesa e non ho sentito il rumore sordo della calancola che una volta richiamava i fedeli al posto delle campane. In questi silenzi lunghi si infittiscono i ricordi: la mamma che raccomanda e educa, il papà che si adegua e tutti noi, tanti e diversi, attenti, curiosi e in attesa. Siamo stati educati all'attesa. Adesso attendiamo con qualche curiosità il dissolversi dell'emergenza. Speranza e preoccupazione si alternano e la vita scorre.
Dovevano venire i figli da Firenze. Potevamo essere felici insieme. Almeno un po'... Ma siamo vivi e fortunati con un tetto sulla testa e il pane quotidiano. Io ho anche la mia gatta!!
Pensando con solidarietà e affetto a chi lotta per la propria vita e a chi lotta per difendere e proteggere la vita degli altri sto in operosa attesa.
BUONA PASQUA A TUTTI. Buon cammino di Pace e Bene
Ciao Renata, sul più bello ieri non mi funzionava più la posta ragione per cui non mi aspettavo nessun commento non essendo nemmeno riuscito ad inviarla a tutti. E invece eccoti qui puntuale.
Di questo tuo bel discorrere mi balzano all'occhio due particolari: i molti "non" e la "calancola", retaggio forse delle tue premurose zie. Ne conservo una anch'io ma non ne ricordo il nome; confidiamo quindi nell'aiuto di qualche amico. Fra i tanti "non", alcuni pesanti anche per te con lo spirito sempre forte, ci sarebbe stata anche la possibilità di metterci qualcosa in positivo, cosa che peraltro fai verso la fine. La pacifica sramatura della betulla di casa, per esempio, un poggiolo che è tutto un perenne fiorire. E i bambini che sicuramente prima di sera ti chiameranno.
Siamo stati educati all'attesa, a volte senza sapere cosa si attendeva, spesso di avere notizie da chi, in quegli anni, era lontano. Da parte mia, ora il mio attendere che questa persecuzione del virus cessi, mi suscita molto più che sola curiosità, tanta rabbia, per esempio, per un mondo dove bastano pochi maneggioni per rovesciare il tavolo, mentre noi, che forse avremmo potuto fare qualcosa prima, ora siamo solo spettatori impotenti e, da parte mia, anche spaventati. Poi come dici tu, e come spesso mi ricorda anche Ivonne, noi siamo dei fortunati: basta guardarsi attorno o leggere alcune informazioni sulla povertà nel globo mondo e nella nostra piccola Italia.
E basta anche pensare ai nostri amici, e sono ben tre, in attesa, forse non molto tranquilla, di conoscere cosa diranno loro gli esperti a proposito di coronavirus.
Sono certo che solidarietà e affetto siano sentimenti comuni a tutti noi che da qui rinnoviamo loro.
BUINA PASQUA A TUTTI allora, di Pace, di Bene, e di TANTA SALUTE.
Ciao Annamaria,
mi fai ridere ricordando le bricconate di Caldaro, dove non ricordo che battessi proprio tutti ma ricordo invece molto bene di come avessi appreso qualche trucco per battere i meno esperti e meno smaliziati. Il termine "coccetto" però, credo di udirlo adesso per la prima volta. Noi allora, più prosaicamente, si proponeva all'avverasrio: "punta o culo"? Il riferimento credo sia chiaro: chi riusciva a rompere l'uovo altrui, se ne impadroniva.
Pasqua molto anomala quella di quest'anno e, chissà, forse degli anni a venire.
Impotenti, ognuno è invitato a fare i conti con se stesso, con la storia passata e con quella che ancora rimane da vivere.
I quattro versi che avranno raggiunto ben pochi amici e fedeli seguaci, sono frutto di una improvvisa decisone di ieri, dopo aver preso all'improvviso coscienza che siamo davvero ormai a Pasqua.
Grazie. Tanti cari auguri a te e alla tua numerosa stirpe. BUONA PASQUA!